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100 anni di relazioni fra Svizzera e il Vaticano
Di Guillaume Vergain
La Confederazione ha deciso di sostenere il rinnovo della caserma della Guarda Svizzera pontificia nell’ambito del centenario della ripresa delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede.
La Guardia Svizzera Pontificia è il simbolo di più di 500 anni di presenza svizzera presso il Vaticano. Dal 1506, protegge il Papa e veglia sulla sua residenza. Attraverso i secoli, è stata assegnata degli compiti supplementari, fra i cui il servizio d’onore durante le visite ufficiali di capi di Stato, primi Ministri o ambasciatori presso il Sommo Pontefice. Quelli giovani svizzeri salutano l’ospite dandogli onori militari. Alcuni servizi d’onore sono anche eseguiti durante le messe, audienze e davanti alle entrate del Vaticano. Grazie a questa forte visibilità, le Guardie Svizzera fanno risplendere i valori elvetici come la precisione, la fedeltà, la puntualità e il senso del dovere. Cosi, nel tradizionale uniforme del Rinascimento, quelli giovani in provenienza da ogni parte della Svizzera contribuiscono alla riputazione internazionale della Confederazione Elvetica.
Ha deciso in tal modo il Consiglio Federale, durante la seduta del 11 dicembre 2020, di fornire un sostegno finanziario di cinque milioni di franchi per il rinnovo della caserma. Quest’importo sarà attribuito alla Fondazione per il rinnovo della caserma della Guardia pontificia, creato in autunno 2016 a Soletta. Mira ad raccoltare soldi necessari per realizzare quel progetto. La Fondazione viene controllata dalle autorità di sorveglianza della Confederazione svizzera e del Cantone di Soletta. L’importo totale ammonta a 55 milioni di franchi, ed è diretta dal Dr. Jean-Pierre Roth, ex presidente della Banca Nazionale Svizzera.
Una caserma interamente rinnovata
Recentemente, attraverso un comunicato stampa, la Guardia Pontificia ha affermato che le riforme organizzative interne intraprese nel 2018 sarebbero finite nel gennaio 2012. Con l’arrivo di nuovi recluti, il Corpo raggiungerà l’obbiettivo mirato di 135 persone. I lavori di rinnovo permetteranno cosi di soddisfare le esigenze legate a questo cambio di effettivo, ma anche di conformarsi agli standard attuali per quanto riguarda sia i condizioni di alloggio che la durabilità o l’ecologia. Infatti, la caserma non è mai stata rinnovata da la sua costruzione nel diciannovesimo secolo. Si occuperanno dei lavori di rinnovo degli uffici di architettura ed ingegneria svizzeri.
Questo sostegno si inserisce nel contesto del centenario della ripresa delle relazioni diplomatiche fra la Svizzera e la Santa Sede. Infatti, queste ultime sono state interrotte fra il 1873 e il 1920 nel contesto della Kulturkampf. Esattamente 100 anni fa, la Santa Sede ha riaperto una rappresentazione permanente a Berna. Durante quel periodo, la Guardia Svizzera ha continuato ad assicurare la sicurezza e la protezione del Papa. Ultimamente, nel contesto diplomatico fra la Svizzera e la Santa Sede, bisogna ricordarsi che loro condividono posizioni similari su alcuni soggetti come la lotta contro la pena di morte.
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